Disperati! Oggi riepilogo #desperatechef
Paperotte, buongiorno. Parliamoci chiaro oggi sono distrutta. A me questo settembre mi disturba, ma anche quello precedente.
Settembre si dice è il Gennaio delle mamme. Non sono mamma, ma per me è uguale. Ho tanti di quei propositi e progetti e mica solo per il blog! Sarebbero già sufficienti a riempirmi la testa le varie rubriche, il mese della zucca, il quack magazine… invece no! Sto scrivendo un nuovo libro, l’altra Beatrice sta evolvendo… e ho una scala a casa da finire! Il cambio stagione da organizzare, lavori di manutenzione prima che arrivi l’inverno. Sto già pensando al Natale, con annessa lista di regali da fare. E come se tutto ciò non bastasse il Giammy mi chiede di organizzare le ferie. Sì, quelle di agosto 2015.
Sono esaurita. Sono nata così ma ora la cosa va peggiorando. Non vi stupirete di vedere nelle fotografie qui sotto una tovaglietta natalizia sotto il piatto semplice e gustoso che vi propongo. Questa è una di quelle ricette che veramente dici “Non aveva voglia”. Esattamente.
E dato che il mio scazzo è paragonabile solo al vostro quando il lunedì mattina accende il pc del lavoro, non solo vi regalo una ricetta semplice, banale e noiosa. Ma faccio anche il riepilogo delle Melanzanate precedenti. Già. Perché se c’è una cosa che in Casa Giammy non può mai mancare è la melanzana.
Disperati, mi unisco a voi. Abbracciamoci insieme, sosteniamoci e sbuffiamo tutti in coro: ma che du palle!
Che tu sia del nord o del sud, silenzio! Melanzana docet
Sul fatto che io mi stia reggendo sulla moka della Bialetti e lo “spadellamento” del Giammy ne avevamo già parlato (clicca qui). Come una vecchia signora mi sono seduta su un panchina dicendo “sono esausta ma fortunata”. Quello che non vi ho detto, ma che i più attenti avranno colto, è il culto della melanzana da queste parti. Il Giammy sta alla melanzana come le piume stanno alle Papere. Vi è stato un tempo in cui abbiamo anche ideato il Parmigiano Day, non inteso come Parmareggio, ma come Parmigiana di Melanzane. Ne avevo cucinate tre tipi. Una, la classica, melanzane fritte in olio d’oliva (si perché il siculo se non è di oliva non frigge) con pomodoro e parmigiano. La seconda versione vede la melanzana grigliata, il signor pachino fresco fatto a pezzettini ed al posto del parmigiano il sano caciocavallo. La terza versione, più hard diciamo, era molto piccante. Peperoncino nel sugo di pomodoro, peperoncini quelli verdi ma piccanti tra una melanzana e l’altra. Insomma una versione per pochi. Sul Parmigiano Day non ho raccontato nulla , ma ricordo il guazzabuglio di piatti e di persone che diceva “ma mmm, ma sono diverse!”. Erano seduti al tavolo generi e generazioni a confronto. Tutti uniti nel segno della melanzana.
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